Come una piccola gemma lucente avvolta in un panno verde, il piccolo borgo di Gallese appare agli occhi del visitatore curioso in tutta la sua bellezza.
Appena si varca la porta d’accesso al paese ci si ritrova in una realtà quasi sospesa, il tempo sembra aver smesso di scorrere per accogliere il viaggiatore. Giunti nella parte più alta ci si trova al cospetto del grande Palazzo Ducale, oggi possedimento della famiglia Hardouin. Il castello nasce per un’esigenza ben precisa, esso era infatti una rocca medievale che doveva con la sua imponenza creare nell’incursore un rispetto reverenziale. Il grande portale d’accesso rivela la mano sapiente del Vignola, almeno per gli elementi architettonici della scalinata. Tutti gli altri rifacimenti sono di Giacomo Della Porta, avvenuti nel XVI secolo. Le superbe rifiniture sono di Carlo Fontana. Il salone delle armi è abbellito con gli affreschi risalenti al Settecento, di autore ignoto.
Come ogni palazzo nobiliare che si vuole fregiare di questo epiteto, anche il Palazzo di Gallese nasconde i suoi misteri. Sembra infatti che nel 1559 Violante Carafa abbia trovato la morte nella stanza denominata “Dell’amore tragico”. La bella brunetta fu uccisa per mano di un sicario mandato, manco a farlo apposta, da suo marito, roso dalla gelosia. Nelle notti d’estate molti giurano di averla vista aggirarsi per le stanze, alcuni più impavidi giurano di averci anche parlato. Cosa mai avrà detto la bella Violante?
Nel 1883 tra i vicoli stretti di Gallese si parlava delle nozze di Maria Hardouin con Gabriele D’Annunzio, nozze però non felici, presto si sarebbero lasciati, ma il grande poeta si sa era un donnaiolo incallito.
Se passate per Gallese fermatevi ne vale la pena.