Dal 10 al 15 agosto ha avuto luogo a Vignanello la festa del vino; come ogni anno è stata un grandissimo successo, migliaia gli avventori che hanno bevuto, ballato, cantato e – in qualche caso – esagerato ad alzare i gomiti. Ma vabbè, capita no?
Vignanello è uno dei paesi più vivi e attivi della Tuscia e ospita uno dei castelli più belli delle nostre zone: Castello Ruspoli.
Il Castello, secondo fonti d’archivio, fu costruito nell’847 per essere una roccaforte protettiva; immediatamente però da rocca fu mutata in monastero benedettino da Papa Leone VI; tale rimase per circa tre secoli; nel 1081 iniziò la disputa per la proprietà che vide contrapposti quattro grandi poli del potere medievale: la Chiesa e le tre famiglie Aldobrandini, Orsini e Borgia. A causa di queste contese in Castello non ebbe proprietario fino al XVI secolo
Solo nel 1531 Vignanello avrà la sua prima feudataria, Beatrice Farnese.
Ciò che osserviamo oggi comunque è il frutto del volere di Ottavia Orsini, moglie di Marcantonio Marescotti e figlia di Vicino Orsini ( creatore del Parco dei Mostri di Bomarzo). Fu lei ad ideare il Giardino che è da considerarsi uno dei più belli parterres esistenti in Italia.
Perché, comunque, un castello che ha visto così tanti passaggi di mano porta oggi il nome dei Ruspoli? Per rispondere dobbiamo arrivare al 1704 quando un discendente dei Marescotti ricevette come lascito ereditario il patrimonio della famiglia senese dei Ruspoli ma con l’obbligo di tramandare il nome.
Il Castello è ancora oggi di proprietà privata e resistenza estiva dei discendenti della famiglia Ruspoli; è comunque aperto per visite ed eventi.