Piazza delle Erbe, così chiamata perché nell’ Ottocento vi si svolgeva il mercato degli ortaggi, è una delle piazze più belle e suggestive della città di Viterbo.
Nel corso del XIX secolo è stata il cuore pulsante della società viterbese: lì le dame passeggiavano indossando il vestito più costoso, gli uomini concludevano affari, i bambini giocavano nei pressi della fontana dei Leoni, il suono degli zoccoli dei cavalli trainanti una carrozza si mescolava al chiacchiericcio, il profumo di caffè del Gran Caffè Schenardi inebriava i nasi di tutti i presenti.
Sulla folla si posava lo sguardo severo del palazzo Gatti, un edificio del XIV secolo di proprietà dell’ omonima nobile famiglia che fu al centro delle vicende politiche cittadine per oltre un secolo.
I monumenti appena citati sono visibili ancora oggi, così come è possibile sorseggiare un gustoso caffè da Schenardi; purtroppo non si può dire la stessa cosa per il prestigioso albergo degli Angeli, presso il quale nel corso dell’Ottocento soggiornarono la regina d’Inghilterra e il re di Napoli Ferdinando I.
Con il passare del tempo la piazza ha mutato nome più volte: Piazza Fajana nel XII secolo, in onore di una nobile famiglia che vi risiedeva, Piazza di S.Stefano nel XV secolo per la chiesa lì presente (poi andata distrutta a causa di due terremoti), piazza Alessandrina in seguito alla venuta di papa Alessandro VI in città, piazza delle Erbe per la ragione detta all’inizio e piazza Vittorio Emanuele nella prima metà del Novecento; dal dopoguerra è tornato a prevalere il nome ottocentesco.
Gli amanti dell’elegante società ottocentesca e chiunque avesse voglia di dare un tocco di classe alla visita della città di Viterbo, a questo punto sa dove recarsi.
Foto tratta da www.canino.info