Ci volevano gli studenti della classe I°F dell’Istituto Comprensivo “Pietro Vanni” di Viterbo, guidati dalla capace e attenta professoressa Bianca Maria Alcini, per formulare un progetto che potesse far rinascere queste antiche testimonianze della storia e della tradizione viterbese, cadute nel dimenticatoio e troppo spesso preda dell’incuria e dell’inciviltà di coloro che li scambiano per pattumiera.
Un tempo, andare al lavatoio per fare il bucato era una delle attività principali delle donne del popolo. La fatica era mitigata dalle chiacchiere, dalle risate e dalle canzoni che intonavano tutte insieme: i lavatoi erano centri di aggregazione e di socializzazione, nonché gossip-point senza uguali (d’altra parte a Viterbo “lavare” significa anche spettegolare) ?
I ragazzi della I°F (ora in seconda) hanno partecipato l’anno scorso al concorso nazionale FAI “Fatti d’Acqua”, che si rivolgeva alla scuola d’infanzia, alle elementari e alle medie italiane, e chiedeva di individuare un bene storico o artistico del loro territorio connesso all’acqua, e suggerire attività che lo valorizzassero. Gli studenti viterbesi hanno così pensato agli antichi lavatoi in peperino della loro città, e immaginato una “Maratonina dei Lavatoi”, una manifestazione sportiva che toccasse i principali lavatoi del centro storico, in modo da farli riscoprire ed apprezzare. Il loro progetto ha vinto il primo premio a livello nazionale, ed è piaciuto ai soggettisti di Topolino, che ne hanno realizzato una storia, “Paperino Paperotto e la corsa dei lavatoi”, che potete leggere sul giornalino di questa settimana.
Complimenti ai ragazzi, alla loro insegnante, e a tutti coloro che ogni giorno si spendono volontariamente e gratuitamente per riqualificare e valorizzare i tesori del nostro territorio.
La foto del lavatoio del Bottalone è tratta da Instagram, autore @pazuzunet