“Jaromir, stai seduto composto! E smetti di infastidire tuo fratello”. La voce severa della baronessa, voltata verso i sedili posteriori dell’auto, non riesce a celare un pizzico di indulgenza. È il 12 luglio del 1921, il sole caldo del pomeriggio …
Dall’Africa all’Europa, passando per la Tuscia: un Leone prende a pugni il razzismo
Portava il nome fiero dell’animale simbolo della terra in cui era nato. Come in una favola, Leone era nato dall’amore tra una principessa del Congo Belga, Zibu, e un agronomo di Roma, Umberto Jacovacci. Il Novecento era appena sbocciato, tra …
La chiesa che non sa più chi è, e il Giudizio Finale di Marco Zappa
C’è una Viterbo evidente: è quella che si percorre ogni giorno in macchina, fatta di stessi identici percorsi, per andare a lavoro, per accompagnare i figli a scuola, per fare la spesa. Ci immergiamo nell’inferno della fretta e della ricerca …
Raccontare la paura
“Ho paura. La nebbia aleggia nell’aria fredda del primo mattino. La città dorme ancora sotto le prime coperte autunnali. Il vicolo lastricato di antiche pietre è deserto. La fontana, in lontananza, sembra una lancia aguzza puntata verso il cielo lattiginoso. …
Sollevate e fermi
Nella piazza gremita all’inverosimile, la Macchina di Santa Rosa splende di una luce bianco-dorata, elegante nei suoi delicati chiaroscuri. In cima alla salita emerge la facciata del Santuario, la famosa “casa” dove Rosa sta per essere finalmente riportata. Tutto è …
La Santa Bambina e il gigante imperatore
Rosa era piccola. La sua era una famiglia povera, e abbondanza di desinare non c’era mai. Era nata nel 1233, e cresceva come una pianticella stenta, anche perché era nata con una malformazione rara: le mancava lo sterno, quella piastra …
Il destino di Corso Italia
Le vie della città sono organismi viventi. Nascono per le casualità di uno sviluppo urbanistico sepolto nelle nebbie del tempo. Crescono e si sviluppano, vanno ad impreziosirsi di chiese ricche di opere d’arte, lambiscono i palazzi del potere, accolgono i …
Il Presepe Subacqueo di Capodimonte: un messaggio di pace che scavalca i secoli
Capodimonte sorge su una virgola di lava sulla sponda meridionale del lago di Bolsena. Il centro storico si fonde mirabilmente con il paesaggio circostante: le acque azzurre, le isole sullo sfondo, il rigoglio dei giardini e dei boschi in lontananza: …
Pio Fedi: da Viterbo a New York, passando da Firenze
Se domandassi a qualunque persona, che sta passando stamattina davanti alla Fontana di piazza delle Erbe, chi sia Pio Fedi, probabilmente mi guarderebbe con perplessità. Faccio un tentativo. “Mi scusi signora, lei conosce per caso Pio Fedi?”. “E lei, sa …
L’ultimo racconto dell’olivo
“Mi piace quando vieni a sederti qui, ai piedi delle mie radici, e alzi lo sguardo verso i miei rami nodosi. Mi piace quando ascolti i miei racconti, lo hai fatto spesso nel corso di quel tempo che voi umani …
Il percorso dei tre San Tommaso
I miei passi risuonano cadenzati sui sampietrini, ancora lucidi di umidità nei riquadri d’ombra. L’aria è insolitamente tiepida per una domenica di novembre. Nella piazza due bambini giocano rincorrendosi intorno alla fontana, sotto il luccichio dorato delle foglie autunnali. Il …
Michelangelo e l’acqua del Pisciarello
Mi perdonerà la mia amica e collega Viola se oggi metto piede nel suo paesino, Bagnaia, piccolo e inestimabile gioiello della nostra Tuscia. Lo farò con rispetto e curiosità, alla ricerca di nuove chicche da sottoporre alla vostra attenzione. Il …
Via Cavour, tra passato e futuro
Il forte caldo non spaventa il gruppo di turisti attempati che stazionano intorno alla fontana, nel cortile di Palazzo dei Priori. Mi sventolo con il cappello seduta su una panchina, e ascolto un po’ distrattamente la voce della loro guida, …
Il Palazzo delle Poste di Viterbo, testimone di un’epoca scomoda
Ottantacinque anni. Li dimostra, come orgogliose rughe sul volto di un vecchio. Il recente restauro gli ha regalato un nuovo look e ci ha restituito un solido Palazzo delle Poste, che veglia sul triangolo composto da via Ascenzi (un tempo …
A Pasquetta si rompe la scarsella
Come ogni festa comandata, anche Pasqua e Pasquetta erano giorni che noi bambini viterbesi di un tempo attendevamo con ansia: le vacanze da scuola, il primo sole primaverile, la masnada di cuginetti con cui giocare all’aperto… E ricordo che ci …
Il capitano del popolo e la Domus Dei
1289. Visconte Gatti, già capitano del popolo viterbese, sentiva arrivare la fine. Non che fosse malato: era più una sensazione che da giorni non lo abbandonava. Gli capitava sempre più spesso di ripensare al suo passato. Per Viterbo non si …
A caccia di ferlenghi
Non piove: si va. Di buon’ora, perché ci sarà da camminare. Indosso stivali di gomma e impugno un solido bastone di nocciolo, e mi avvio. Siamo in una zona remota, tra Monte Romano e Tuscania. Intorno a noi soltanto campi …
Le carote di Viterbo: chi le ha viste?
Il vento d’ottobre strappava con rabbia le foglie ancora attaccate agli alberi, urlando contro le finestre del monastero di santa Rosa. Ma suor Laura sentiva in sé il senso di rinascita e la speranza di una perfetta primavera. In quell’autunno …
Il nevone del ’56
“Era il febbraio del 1956. Avevo sei anni quando la neve cominciò a cadere: lenta, elegante, delicata e soffice. Era la prima volta che la vedevo. Era la prima volta che Viterbo mi appariva in una veste irreale e abbagliante: …
«Scusa, sai dirci dov’è il ponte Camillario?»
I due pellegrini in bicicletta, cartina alla mano, hanno un’aria un po’ sperduta. Stanno percorrendo la via Francigena e sanno che da queste parti c’è questa importante testimonianza storica da visitare. «Il ponte Camillario è laggiù. Da duemila anni». …