Dopo una lunga assenza dovuta ai molti impegni quotidiani, mi accingo in questa bella giornata di metà ottobre a scrivere un mio contributo su questa pagina, troppo a lungo rimasta silente. Eccomi qua, cari miei 25 lettori, carica di buona …
Destinazione Viterbo: gli odori della mia infanzia
Quando un cassettino della memoria si apre inevitabilmente innesca una serie di reazioni a catena. Stavolta a far scattare la serratura è stato un odore. L’odore dei meloni e della frutta di stagione, l’odore che nella mia testa di bambina …
Tarquinia, la terra che accolse i resti della madre di Napoleone
Se avete un’età compresa tra i 40 e i 100 anni e se avete buona memoria, quando io inizierò a scrivere “Ei fu. Siccome immobile…” voi in coro direte tutti: “…dato il mortal sospiro, Stette la spoglia immemore. Orba di …
Le pizze al formaggio della Settimana Santa
Da bambina il profumo della Pasqua era quello emanato dalle “pizze di formaggio”, messe lì in bella mostra sulla spianatoia di legno. Già dal mattino mia madre e mia nonna avevano messo sul fornello a gas una strana mistura fatta …
Donne, amori, gioie e dolori: Gabriele D’Annunzio e Maria Hardouin
Sarà l’età che avanza, sarà la Primavera che fa capolino tra le giornate uggiose, sarà la pandemia, “sarà quel che sarà” come diceva quella nota canzone, ma adesso mi piacciono le storie d’amore, quelle belle, intrigate e passionali. Vi racconto …
Un’oasi di pace sul colle: la chiesa e il convento di Santa Maria delle Grazie a Orte
Oggi vi voglio far conoscere un luogo legato alla mia infanzia, un’oasi di pace in cima al colle delle Grazie. Se provieni da Viterbo, subito dopo il grande cimitero, a circa trecento metri (metro più, metro meno) troverai il bivio …
Branca Branca Branca… Leon Leon Leon
“Una città!” “E che pò esse?” “Certamente San Cimone o Bagnarolo” E no! caro il mio Brancaleone, non è né San Cimone né tantomeno Bagnarolo, ma quella che vedi è Vitorchiano! Lo scambio di battute che ho appena riportato è …
Ricordare per conoscere, conoscere per ricordare
Era una giornata fredda e con poca luce, quando il notaio Rubinius Jacobi prese carta e penna e iniziò a rogare il suo atto. Era cosa di gran conto, ma lui ormai vecchio canuto era avvezzo a farlo. Si sfregò …
La Madonna della Quercia, Bassano in Teverina
Oggi vi voglio portare in un luogo a me molto caro. Bassano in Teverina. In questa fredda giornata di gennaio, mentre qualche fiocco di neve cade leggero sui campi gelati, munitevi di sciarpa, cappello e caldo cappotto e seguitemi in …
San Lorenzo e il suo pavimento
“Alza gli occhi al cielo, non troverai mai arcobaleni se guardi in basso” Il grande Charlie Chaplin di certo non è mai entrato nella Cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, altrimenti un meraviglioso arcobaleno colorato lo avrebbe visto anche sotto …
La storia di Viterbo
Da quando RaccontiAmo Viterbo ha visto la luce, nell’agosto del 2019, ci siamo occupate di tante cose. Questa mattina prima di sedermi davanti al computer per scrivere il mio contributo ho dato un’occhiata veloce ai post precedenti: abbiamo parlato di …
Il pesce di Sant’Andrea
Alcuni anni fa, al tempo della mia frequentazione assidua della città di Viterbo, mi è capitato, il 29 novembre alle sei di sera, o alle diciotto per chi ama la formalità, di essere seduta ad un bar. Voi direte, cari …
La chiesetta candida come la neve
Neanche dal pennello del pittore più bravo poteva uscire un’immagine tanto bella. Oggi se avete voglia di seguirmi mettetevi delle comode scarpe da ginnastica, una tuta e armatevi di tanta voglia di camminare in un silenzioso bosco . Siamo a …
La scatola dei ricordi
I ricordi, come i pensieri, si affacciano alla mente quando meno te lo aspetti. Ricevo un messaggio da Donatella che mi dice “Guarda la chat di RaccontiAmo Viterbo, c’è una signora di Orte che ci manda del materiale per un …
Fra’ Ginepro e la sua “santa pazzia”
Con le braghe sul capo e il saio legato attorno al collo: ecco fra’ Ginepro e la sua “Santa Pazzia”. Amico fraterno e pazzerello del “Giullare di Dio” San Francesco il poverello d’Assisi. Il melodioso gorgheggio dell’usignolo allietava quel dì …
Frisigello, lo jollaro viterbese
Salta, balla e fa capriole, e fa innamorare le belle figliole.Ecco il nostro Frisigello. Lo jollaro, come lo chiama nella sua cronaca della città di Viterbo, Niccolò della Tuccia, sapeva fare: ” giochi meravigliosi di nove maniere, il quale in …
17 gennaio 1944: il bombardamento su Viterbo
Quel 17 gennaio del 1944…la tragedia Seduta davanti al mio portatile, mentre riordino pensieri sparsi, mi ritornano in mente le parole di una anziana signora:“Vede Signorì, siamo gente abituata a tutto. La guerra ci ha forgiati battendoci sul’incudine della vita. …
Pietro Ispano, il papa scienziato
Viterbo, Anno Domini 1277, mese di Maggio. Seduto sul bordo del suo sontuoso letto, l’Ispanico, come tutti lo chiamavano, rivolse uno sguardo al suo servitore. Egli, senza fiatare, si chinò in avanti e sfilò dai piedi le pantofole del suo …
Gallese: arte, storia e amori
Come una piccola gemma lucente avvolta in un panno verde, il piccolo borgo di Gallese appare agli occhi del visitatore curioso in tutta la sua bellezza.Appena si varca la porta d’accesso al paese ci si ritrova in una realtà quasi …
Porta Faul
“Si dice che la porta sia la parte più lunga di un viaggio” In una mattinata un po’ uggiosa, ultimamente purtroppo ce ne sono molte di giornate così, mi è venuta un’idea. Un’idea se vogliamo strana. Strana per chi come …