“Jaromir, stai seduto composto! E smetti di infastidire tuo fratello”. La voce severa della baronessa, voltata verso i sedili posteriori dell’auto, non riesce a celare un pizzico di indulgenza. È il 12 luglio del 1921, il sole caldo del pomeriggio …
Viterbo di una volta
La chiesa che non sa più chi è, e il Giudizio Finale di Marco Zappa
C’è una Viterbo evidente: è quella che si percorre ogni giorno in macchina, fatta di stessi identici percorsi, per andare a lavoro, per accompagnare i figli a scuola, per fare la spesa. Ci immergiamo nell’inferno della fretta e della ricerca …
Destinazione Viterbo: gli odori della mia infanzia
Quando un cassettino della memoria si apre inevitabilmente innesca una serie di reazioni a catena. Stavolta a far scattare la serratura è stato un odore. L’odore dei meloni e della frutta di stagione, l’odore che nella mia testa di bambina …
A Pasquetta si rompe la scarsella
Come ogni festa comandata, anche Pasqua e Pasquetta erano giorni che noi bambini viterbesi di un tempo attendevamo con ansia: le vacanze da scuola, il primo sole primaverile, la masnada di cuginetti con cui giocare all’aperto… E ricordo che ci …
Il nevone del ’56
“Era il febbraio del 1956. Avevo sei anni quando la neve cominciò a cadere: lenta, elegante, delicata e soffice. Era la prima volta che la vedevo. Era la prima volta che Viterbo mi appariva in una veste irreale e abbagliante: …
L’Ospedale Grande, tra cura dei corpi e cura dell’anima
Chi viene a Viterbo e visita piazza San Lorenzo, nell’ammirare l’elegante palcoscenico rappresentato dalla Loggia Papale e dalla Cattedrale, non può fare a meno di notare, proprio di fronte, un complesso fatiscente e chiuso al pubblico. Cosa avranno ospitato, nel …
Il Monumento ai Caduti che nessuno voleva
Oggi è il 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”. Una data non casuale: a seguito dell’armistizio di Villa Giusti, il 4 novembre del 1918 il Generale Armando Diaz, con il Bollettino della Vittoria, annunciava solennemente la …
La scatola dei ricordi
I ricordi, come i pensieri, si affacciano alla mente quando meno te lo aspetti. Ricevo un messaggio da Donatella che mi dice “Guarda la chat di RaccontiAmo Viterbo, c’è una signora di Orte che ci manda del materiale per un …
Maria aveva bei sogni
Maria aveva bei sogni, come tutte le ragazze. E quelle nate sul finire dell’Ottocento, forse ne avevano di più. Era una ragazza semplice, e i suoi sogni lo erano altrettanto: un marito onesto e lavoratore, dei figli da crescere con …
Nonno Pepo e lo studio
Ieri sono stata a pranzo dalla nonna.Dopo la decima portata, a panza piena e fiato corto, sono andata in quella che era la camera di mia mamma e di mia zia e che – per anni – è stata quella …
La raccolta delle olive nella Tuscia
Era freddo, ricordo, un freddo che tagliava le guance e faceva colare il naso. Le olive si raccoglievano rigorosamente “dopo la Madonna”, ossia dopo l’otto dicembre, giorno dell’Immacolata. “Hanno da pijà na sfreddolata, pe esse bone”, affermava mio nonno, che …
Sesto giorno di quarantena, interno quattro
Marisa scosta la tendina e guarda in strada. Dalla finestra della cucina entra il sole bello e noncurante di un’inarrestabile primavera. È sabato mattina, ma in giro non c’è anima viva. Soltanto il vuoto di un quartiere attonito e diffidente, …
Viterbo: L’antico casale della Cassia Nord
Passando in zona Cassia Nord, oltrepassato il cimitero di San Lazzaro, si staglia a sinistra un antico casale, incalzato dal cemento di un centro commerciale in costruzione.Vetusto, con la parte centrale più alta a formare una sorta di torretta, risale …
Mi chiamo Caterina.
Il tempo ha graffiato la pelle del mio volto come un gatto arrabbiato. Ma a me piacciono i cani, non i gatti, anzi mi piace il mio Ràvele, che mi fa le feste e mi segue ovunque, anche quella volta …
“Famoje vedé chi semo a Dighidone”
La mamma aprì all’improvviso la finestra, e l’aria ghiacciata del lunedì mattina penetrò all’istante in ogni angolo della stanzetta. Fu il gelo, più che la chiamata perentoria, a svegliare Marietto e Lorenzo dal loro sonno innocente di bambini. I fratellini …
Il ciocco di Natale della Vigilia
Se chiudo gli occhi mi sembra di vederlo ancora, mentre col ciocco poggiato sulla spalla sinistra e il braccio alzato, di chi sa portare i pesi, salire la grande scala di travertino tutta sbrecciata. Con la sua immancabile “scoppola” in …
Piazza delle Erbe, il salotto buono dei viterbesi
Piazza delle Erbe, così chiamata perché nell’ Ottocento vi si svolgeva il mercato degli ortaggi, è una delle piazze più belle e suggestive della città di Viterbo. Nel corso del XIX secolo è stata il cuore pulsante della società viterbese: …
Quando a Viterbo si andava al cinema
Ricordate com’era l’esperienza di andare al cinema quando le sale erano il Metropolitan, il Genio, l’Azzurro…? Io ricordo la sensazione di appiccicarmi al pavimento ad ogni passo fatto all’Azzurro; quelle gomme da masticare erano una maledizione però è anche la …